sabato 24 aprile 2010
mercoledì 21 aprile 2010
lunedì 19 aprile 2010
Sole
Oggi è una bellissima giornata di sole!
Sembra impossibile, ma la cosa predispone gli animi alla positività.
A volte basta poco, un po' di luce per stare meglio, meglio con se stessi e meglio con gli altri.
E... allora buona giornata a tutti.
Sembra impossibile, ma la cosa predispone gli animi alla positività.
A volte basta poco, un po' di luce per stare meglio, meglio con se stessi e meglio con gli altri.
E... allora buona giornata a tutti.
sabato 3 aprile 2010
Le festività
Le festività costituiscono momenti che la televisione e la società consumistica definiscono di gioia, di spensieratezza.
Ma siamo sicuri che sia proprio così?
Spesso queste giornate scandiscono, in modo inesorabile, crudele, il passare del tempo e i cambiamenti che porta con sè. Ordinariamente si ha sempre tanta fretta, si è affaccendati in mille "faccende", ciò ci aiuta a non guardare, a non sentire. Ci concede il lusso di essere sordi, ciechi e di lamentarci per motivi futili. Le festività poi ci presentano il conto, ci ricordano di non essere esenti dal pagare il prezzo di questa nostra voglia di leggerezza. Vorremmo come sempre riuscire a controllare tutto e tutti, ma in una cosa facciamo molto fatica: ad evitare di incontrare il nostro Io. Questo estraneo, qualche volta amico, conosciuto, ma molto spesso straniero, che parla una lingua che arriva al cuore, non passa per il cervello. Non lo possiamo gestire come noi vorremmo, come desideremmo, come ci sarebbe più facile fare.
Ma siamo sicuri che sia proprio così?
Spesso queste giornate scandiscono, in modo inesorabile, crudele, il passare del tempo e i cambiamenti che porta con sè. Ordinariamente si ha sempre tanta fretta, si è affaccendati in mille "faccende", ciò ci aiuta a non guardare, a non sentire. Ci concede il lusso di essere sordi, ciechi e di lamentarci per motivi futili. Le festività poi ci presentano il conto, ci ricordano di non essere esenti dal pagare il prezzo di questa nostra voglia di leggerezza. Vorremmo come sempre riuscire a controllare tutto e tutti, ma in una cosa facciamo molto fatica: ad evitare di incontrare il nostro Io. Questo estraneo, qualche volta amico, conosciuto, ma molto spesso straniero, che parla una lingua che arriva al cuore, non passa per il cervello. Non lo possiamo gestire come noi vorremmo, come desideremmo, come ci sarebbe più facile fare.
Iscriviti a:
Post (Atom)